William Faulkner è stato un autore statunitense, Premio Nobel per la letteratura nel 1949.
Tra i suoi romanzi più famosi, ricordiamo L'urlo e il furore (1929), Mentre morivo (1930), Luce d'agosto (1932), Gli invitti (1938) e Assalonne, Assalonne! (1936). Faulkner fu anche uno scrittore prolifico di romanzi brevi: la sua prima raccolta, Queste 13 (1931), comprende alcune delle sue storie più conosciute. Durante gli anni '30, nel tentativo di guadagnare qualche soldo, Faulkner ebbe l'idea di Santuario, un romanzo che oggi verrebbe definito "pulp" (pubblicato per la prima volta nel 1931).
Faulkner ricevette il Premio Pulitzer per Una favola, e vinse il National Book Award (postumo) per la sua The collected stories.
Faulkner è stato anche un apprezzato autore di romanzi polizieschi.
Nei suoi ultimi anni Faulkner si trasferì a Hollywood per lavorare come scenografo (suoi sono i copioni del Grande sonno di Raymond Chandler e di Avere e non avere di Ernest Hemingway, entrambi diretti da Howard Hawks).
L'ultima parte della sua vita fu purtroppo segnata da un grave problema di alcolismo. Questo non gli impedì tuttavia di presenziare all'assegnazione del Premio Nobel per la Letteratura e di pronunciare uno dei discorsi più significativi mai ascoltati in tale occasione. Faulkner decise di devolvere il proprio premio per la costituzione di un fondo che avesse come scopo quello di aiutare ed incoraggiare nuovi talenti letterari.
Morì a sessantaquattro anni, il 16 luglio 1962, a Byhalia, Mississippi.